Il territorio Etrusco offriva vaste distese coltivabili e una cospicua rete idrica formata da fiumi, torrenti, sorgenti. Vi erano fitti boschi che rappresentavano una preziosa fonte di legname e di cacciagione, ma soprattutto lΓÇÖEtruria era ricca di minerali, in particolare modo di ferro.
Sorsero quindi su questo ricco territorio numerosi insediamenti, nati dalla aggregazione di più nuclei abitati preesistenti già dall’età del ferro e dislocati in luoghi fortemente condizionati dalle caratteristiche ambientali. La città etrusca è il prodotto di un lungo e spesso non lineare processo di evoluzione, per cui il suo aspetto può essere differente a seconda delle epoche e delle aree. Nel periodo più antico queste città presentavano spesso un assetto urbanistico irregolare, perché costituite dall’aggregazione di nuclei distinti e costrette ad adattarsi all’andamento del terreno.
Tuttavia presto gli Etruschi vennero a contatto con le esperienze urbanistiche greche, in particolare quelle, particolarmente avanzate, delle colonie dΓÇÖOccidente, per cui furono adottati anche schemi urbanistici regolari, soprattutto nel caso di abitati di nuova fondazione o fortemente ristrutturati.
Dell’applicazione dell’urbanistica ortogonale è testimonianza soprattutto la città di Marzabotto, fondata intorno al 500 a.C. in un’area pianeggiante, dotata di larghe vie (plateiai) e di stretti stenopoi che formavano una serie uniforme di isolati rettangolari e allungati (strigae).
A partire dal VII sec.a.C. le città etrusche si muniscono di mura di difesa in tecniche diverse, in genere con la parte inferiore in pietra e quella superiore in mattoni crudi. La necropoli era sempre ben distinta dal centro abitato, spesso al di là di un corso d’acqua, eletto forse come confine simbolico fra la città dei vivi e quella dei morti.
L’Etruria non si costituì mai come un territorio politicamente unitario. Essa era disseminata da numerose città che si comportavano come tanti piccoli stati autonomi. Fra le città etrusche vigeva una fortissima rivalità, ma in determinate occasioni, soprattutto in quelle belliche, esse potevano riunirsi in alleanze, a volte rivolte contro altre città etrusche. Non si creò mai all’interno dell’Etruria la leadership di una o più città, e la mancanza di una città egemone facilitò la conquista romana.